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Frazione tra le meglio conservate e più attive del comune teramano di Rocca Santa Maria.
Sede di alcune attività di ristorazione, ha origini che raggiungono il medioevo, quando era conosciuto con il nome di "Planum Ranisii", corrotto nei secoli in Paranesi. Ricadeva nel feudo di Rocca Santa Maria, possesso del vescovo conte di Teramo, che amministrava il suo territorio attraverso le parrocchie, definite "Pievi". San Lorenzo di Festeniano, l'attuale Fustagnano, assolve a questa funzione nell'area, fino al XVI secolo quando viene accorpata alla parrocchia di Santa Maria Assunta di Canili. La chiesa del paese è dedicata a San Leonardo e risale al XVI secolo, faceva riferimento alla parrocchiale della vicina Ciarelli, intitolata a San Nicola. Contemporaneamente nell'area aumentava la presenza di briganti e malviventi, si ricorda che nel vicino villaggio di Castiglione nasce il famoso Marco Sciarra, mentre a Cesa Santuccio da Froscia. Per stroncare il fenomeno, nel 1668 viene organizzata una spedizione armata, comandata dal militare spagnolo Giuseppe Zunica. Vengono assaltati e dati alle fiamme tutti i villaggi di Rocca Santa Maria, causando talmente tanti danni da indispettirne il proprietario: il vescovo teramano. Nel 1795 si legge che è compresa ancora nei feudi vescovili nell'amministrazione dello Stato di Bisegno, il villaggio era sottoposto alla vicina parrocchia di Ciarelli, con le ville di Alvelli, Fiume, Licciano e Tevere. Quattro anni più tardi assiste alle vicende rivoluzionarie della Repubblica Partenopea del 1799, dove il territorio di Rocca Santa Maria passa al comune di Bisegno. Questo era compreso nel "Cantone di Teramo", a sua volta parte del più grande "Dipartimento della Pescara". Dopo la breve parentesi repubblicana, si assiste all'ascesa di Napoleone che nel 1806 invade il Regno di Napoli. Inizialmente Rocca Santa Maria viene compresa nel comune di Torricella Sicura nel "Circondario di Teramo", dopo il 1813 ritorna indipendente nel Circondario di Valle Castellana. Con l'Unità d'Italia è parte integrante del nuovo comune di Rocca Santa Maria. Durante la Seconda Guerra mondiale, più precisamente nel 1943, è investito dalla nota battaglia di bosco martese, primo scontro tra partigiani e truppe dell'Asse. Il paese offre riparo ai tedeschi attaccate dai partigiani, protetti dalle mura si riorganizzano e tentano di condurre un contrattacco, a fine giornata sono costretti a ritirarsi di nuovo nell'abitato, per poi ripegare verso Teramo. Nel secondo dopoguerra riesce a resistere allo spopolamento, grazie alla posizione strategica al centro del territorio.
Sorge lungo il crocevia per la strada del Ceppo e per le frazioni del comprensorio di Riano, collegandosi col comune di Cortino, a qualche kilometro c'è anche il bivio per Ascoli e Teramo. Il paese è quindi rimasto piuttosto attivo e ben tenuto, accoglie i visitatori la piazza dedicata ai Martiri di Sella Ciarelli, che ricorda le battaglie di Bosco Martese. Partendo da qui si prosegue scendendo nel borgo storico, eretto lungo la strada che scende dolcemente fino alla chiesa di San Leonardo. Mano a mano che si prosegue le case moderne lasciano spazio a quelle più antiche, non mancano ristrutturazioni invasive ma in generale, c'è una buona armonia. Le poche viuzze che si intersecano alla strada principale, lasciano intravvedere l'aperta campagna, finchè arrivati dietro la chiesa, affacciandosi dalla terrazza il panorama si allarga a tutta la vallata. In zona si trova anche una piccola fontana ed anche il parco giochi, nonchè la strada che esce dal paese, ritornando sulla provinciale.

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